Nel cuore dei monti Iblei la cittadina di Palazzolo Acreide si apre al viaggiatore attento e curioso come uno scrigno di tesori, crocevia di civiltà e crogiuolo di pietre millenarie, di raffinate e svettanti architetture barocche, di fulminanti paesaggi, di suoni e profumi antichi e si caratterizza per la singolarità della sua struttura urbana, ricca di testimonianze di epoche diverse. Palazzolo Acreide è uno dei centri più caratteristici dei Monti Iblei, tre sono i siti che ne identificano il territorio: l’antico insediamento greco di Akrai nella parte alta della città; il borgo medievale con il castello; il quartiere superiore, risultato dello sviluppo urbano di epoca barocca con le sue chiese ricostruite dopo il terribile terremoto del 1693 e gli antichi palazzi nobiliari. 

 Secondo Tucidide Akrai fu fondata dai Corinzi di Siracusa nel 664 a. C., principalmente per esigenze militari, prima tappa della penetrazione siracusana nel triangolo sudorientale della Sicilia. Il sito scelto presentava le condizioni ideali per la costruzione di una fortezza che controllasse le vie di comunicazione con le colonie site all’interno dell’isola e sulla costa. La posizione geografica permise ad Akrai di prosperare e godere di una florida vita economica, come testimoniano i maestosi monumenti venuti alla luce, che si fanno risalire sin dal VI sec. a. C.

 La storia di Akrai è strettamente legata a quella di Siracusa, come testimoniano le fonti letterarie. Plutarco narra che Dione si fermò ad Akrai nella sua marcia verso Siracusa nel 357 a.C. All’inizio della prima guerra punica, la colonia è menzionata nel trattato di pace tra Roma e Siracusa del 263 a.C., assegnata a Ierone II, ed è proprio in questo periodo che Akrai vive un periodo di massimo splendore. Nel 214 a.C. la città ospitò Ippocrate, sconfitto nello scontro con i romani; infine è menzionata da Plinio tra le civitates stipendiarie. Il periodo di dominazione romana è per la Sicilia un periodo di generale decadenza, ma per Akrai il caso è diverso: è questo il momento in cui la città inizia a coniare moneta propria, quindi deve aver avuto almeno importanza economica.


Il Castello, le Necropoli e il Teatro Greco di Akrai

Suggestivi e arcani sono i ruderi del Castello medievale, risalente al XIV secolo e ubicato nel quartiere di Castelvecchio. Tra i gioielli di Palazzolo Acreide troviamo anche le importanti Necropoli dell’Intagliata e dell’Intagliatella  origine furono cave di pietra per edificare il Teatro Greco di Akrai e dopo l’abbandono furono adibite a case e a tombe. Tra i tesori architettonici di Palazzolo Acreide  spicca senza dubbio il Teatro Greco di Akrai, una ex polis greca costruita tra il 664 e il 663 a.C.
Nella stessa zona è presente anche un antico santuario rupestre chiamato “I Santoni”; si tratta di uno dei più antichi luoghi di culto per venerare la dea Cibele in Sicilia. Data la sua importanza storica e archeologica sarebbe auspicabile una maggiore valorizzazione del sito, di cui, comunque se ne consiglia la visita.