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Militello

Chiese - Luoghi di interesse storico e culturale

Militello è ricco di chiese e palazzi, soprattutto di matrice barocca, che ne fanno uno dei più importanti centri dell' ex Val di Noto. In Piazza Municipio spicca l'ex Abazia di S. Benedetto (fondata nei primi anni del XVII secolo con l'identico modello tipologico del grandioso monastero di San Nicolò l'Arena di Catania).

Chiesa Madre S.Nicolò - SS.Salvatore (XVIII secolo).
Sempre nella stessa via (ad angolo con la Piazza Vittorio Emanuele) sorge il palazzo Liggieri (ex Reforgiato). Nella citata piazza si può vedere un'edicola con la cinquecentesca statua della Madonna della Catena, che rimanda alla seicentesca chiesa omonima situata nei pressi. Quest'ultima si caratterizza per l'elegante facciata e la fastosa aula interna le cui pareti sono decorate con una teoria di sante vergini in un tripudio di sculture barocche.

Chiesa del SS.Sacramento al Circolo
Con l'ampio prospetto concavo della metà del Settecento, e nella vicina Via Giambattista Baldanza, i settecenteschi palazzi Niceforo (con "pilastri a telamone nel portale") e Baldanza (ex Caruso della Sanzà).

Chiesa Santuario di S. Maria della Stella
Edificata a partire dal 1722, in sostituzione dell'antica chiesa di S. Maria della Stella (oggi detta S. Maria la Vetere) distrutta in parte dal terremoto del 1693, fu aperta al culto nel 1741. La chiesa, dedicata alla Madonna della Stella, patrona principale della città, è collocata in cima ad una scenografica scalinata, e presenta un'armoniosa facciata barocca ricca di intagli. Il disegno della facciata si deve all'architetto Giuseppe Ferrara, attivo in alcuni centri del Val di Noto negli anni del dopo terremoto; i pregevoli stucchi settecenteschi che decorano l'interno sono invece dell'artista Onofrio Russo. Gli eleganti pilastri e le arcate interne presentano lo stesso profilo di quelli della coeva chiesa del Santissimo Crocifisso di Noto. Tra i numerosi capolavori d'arte custoditi troviamo: la preziosa statua in legno e canapa della Madonna della Stella del 1618, restaurata nel 1693 dallo scultore Camillo Confalone, oggetto da secoli di uno speciale culto e devozione; una grandiosa pala d'altare di Olivio Sozzi (1690-1765) raffigurante la Natività di Maria; un dipinto di Vito D'Anna (1718-1769) raffigurante l'Immacolata; la seicentesca statua lignea del Cristo alla colonna attribuita da alcuni critici al frate Umile da Petralia (1600-1639); numerose tele e ricche cornici a zecchino come quella raffigurante il Martirio di S. Bartolomeo del 1694; i sarcofagi in pietra dei feudatari della città dei secoli XV e XVI, testimonianza del Regio Patronato di cui la chiesa godette fino al 1788. La chiesa conserva anche una straordinaria pala d'altare in terracotta invetriata dello scultore fiorentino Andrea della Robbia (1435-1525) raffigurante la Natività di Gesù (1487), proveniente da S. Maria la Vetere. La Sacrestia-Tesoro del Santuario conserva poi, oltre a sacre suppellettili in argento (XV-XVIII sec.) e paramenti in seta e oro (XVIII sec.), un monumentale polittico quattrocentesco raffigurante S. Pietro in cattedra e storie della sua vita, variamente attribuito ad Antonello da Messina o al Maestro della Croce di Piazza Armerina, e un bassorilievo col ritratto di Pietro Speciale attribuito a Francesco Laurana del 1471.

Chiesa di S. Maria la Vetere
Con il portale del 1506 attribuito ad Antonello Gagini. Sempre proseguendo verso settentrione si incontrano i palazzi Reburdone e Rejna e, in fondo alla Via Pietro Carrera, la Chiesa di S.Antonio di Padova (o "S.Antonino") con lo "straordinario campanile del 1719" e la cinquecentesca cappella quadrangolare del Santo Sepolcro che "costituisce un unicum nel panorama architettonico siciliano di quel tempo".

Ancora più oltre si trovano la Chiesa dell' Immacolata e il complesso dei Cappuccini, con l'annessa Basilica di S.Maria degli Angeli (che contiene un dipinto di Filippo Paladini raffigurante la Madonna degli Angeli). Altre chiese cittadine sono quelle di S.Francesco di Paola, del Calvario (con il portico progettato da Francesco Battaglia nel 1762, sotto il quale si rappresenta la Passione di Gesù Cristo nel giorno del Venerdì Santo), di S.Agata, di S.Domenico, di S.Maria dello Spasimo e di S.Leonardo.

A queste si devono aggiungere alcune chiese di campagna come la Chiesa di S.Maria della Grazia, la Chiesa di S.Croce (con "una crociera con costoloni" che si fa risalire alla prima metà del Quattrocento) e la Chiesa del SS.Crocifisso al Franco. Alla lista delle chiese e dei palazzi più importanti si devono aggiungere infine i molteplici edifici caratterizzati da decorazioni barocche nelle mensole e nei timpani dei balconi, nelle facciate e nei portoni, che rendono Militello una vera miniera per gli studiosi dell'arte.