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Mazzarino

Chiese - Luoghi di interesse storico e culturale

Santa Maria della neve
 

Tempio del Duomo o Madrice fu eretta verso la fine del XVI secolo sull'area dove prima sorgeva una chiesetta dedicata a Santa Maria della Neve, su progetto dell'architetto Angelo Italia, modificato successivamente su disposizione testamentaria del Principe Carlo Maria Carafa. La facciata originaria è rimasta incompleta, infatti nella parte superiore sinistra c'è un bassorilievo scolpito in pietra, raffigurante la creazione di Adamo ed Eva, nel lato destro manca l'altro pezzo che doveva raffigurare Caino ed Abele; su tutta la facciata vi sono quattro cassettoni vuoti che dovevano essere ricoperti da bassorilievi, non più eseguiti, come pure mancano quattro statue che avrebbero dovuto ricoprire le nicchie vuote. L'interno è a tre navate, nell'altare maggiore vi è una grande tela della Madonna della Neve, gli stucchi della cappella della Madonna di Lourdes sono opera del Fantauzzi. Questa cappella e quella del SS. Sacramento, sono adornate da due meravigliosi lampadari ottocenteschi in vetro di murano policromi; nell'altare maggiore vi sono un ricchissimo stallo di canonici, o coro, preziosissima opera del concittadino Santi Rigano. L'altare è in cristalli dorati e colorati, l'opera si compone di 36 scene del Vecchio e Nuovo Testamento, sopra di esse completano il prezioso stallo diciotto medaglioni, riproducenti i dodici apostoli, i quattro evangelisti, San Giuseppe e la Madonna, l'opera venne completata nel 1872. Il Duomo è parrocchia con qualche interruzione dal 1763.

Basilica Maria ss. del mazzaro
 

Eretta intorno al 1100 da Manfredi, distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita dal 1760. Il tempio a tre navate con pareti decorate in stile barocco siciliano su progetto di Bonaiuto da Siracusa. Al proprio interno si trova un quadro ligneo raffigurante la Madonna col Bambino sulle ginocchia ed accanto le vergini siciliane Sant'Agata e Santa Lucia, di stile greco-bizantino, ritrovato da un pastore intorno al 1125 mentre pascolava il suo gregge sulla cima boscosa della collina di Mazzarino; sepolto in seguito all'editto emanato da Leone Isaurico, dopo il ritrovamento, il popolo proclamò la Madonna del quadro Patrona di Mazzarino

SS. Crocifisso dell'Olmo
Risalente al V secolo dell'era cristiana; restaurata dai Normanni tra il X e XI secolo e dedicata alla Madonna dell'Itria; distrutta in seguito al terremoto del 1693 e ricostruita ad opera del marchese Filippo Bivona. Sembra che fin da quel tempo esistesse il Crocifisso, chiamato il Crocifisso delle Grazie; oggi si venera il SS. Crocifisso montato sopra una pesantissima bara di ferro che viene portato a spalla da uomini scalzi e nudi indossanti soltanto il saio bianco della confraternita per alcune vie del Paese la Seconda Domenica del mese di maggio. Il nome "Signore dell'Olmo" si deve ad una leggenda. Si racconta infatti che in un'epoca imprecisata il Crocifisso fu oggetto di attenzioni da parte di un gruppo di ladri. Uno di questi infisse una verga di legno di olmo davanti la porta della chiesa, ma questo subito dopo iniziò a germogliare mettendo in fuga i malavitosi. Un grande Olmo difatti era presente fino alla fine dell'Ottocento.

Parrocchia dei PP. Cappuccini
 

Con annesso convento; eretta intorno al 1120, vi si venerava la Madonna delle Grazie e poi fu dedicata a San Francesco d'Assisi. Nel 1574 il barone Pietro Rivalora finanziò e costruì il convento attiguamente alla chiesa.

immacolata Concezione
 

Sorta nel XIV secolo, tra il 1560 ed il 1575 era dedicata alla Madonna della Catena, vi si conserva una tela del 1606 del Paladini raffigurante l'Immacolata Concezione adorata da San Francesco, ove il pittore si autoritrae vestito con saio francescano, sottoscrivendosi con le parole: "Philippus Paladini florentinus pingebat, anno 1606".

Ex Convento dei PP Carmelitani e la Chiesa del Carmine

Risalente ancor prima del 1471, questo convento oggi trasformato in Palazzo Comunale, tranne la chiesa fu voluto da Giuseppe Branciforti ma completato dal priore Carmelitano G. Marco Ferranti intorno al 1673, la chiesa è a croce latina con ornamenti un po' barocchi; l’altare Maggiore è riccamente decorato da marmi policromi. Al suo interno si trova la cripta del Sarcofago del Principe Giovanni II Branciforti. Il 23 novembre 2011 alle ore 11:08 un fulmine colpisce la punta della cupola danneggiando "l'occhio della cuspide" della chiesa e distruggendo alcune automobili. Adesso la struttura è stata protetta con accurati accorgimenti.

San Domenico
Prima conosciuta come Santa Maria del Soccorso. Eretta nel 1480 dal nobile Antonio Alegambe; è annessa all'ex convento dei Frati Domenicani; al suo interno ospita la statua di Maria SS. del Rosario la cui festa ricade nella prima domenica di ottobre. Presenta una sola navata.

Maria Santissima delle lacrime

Ebbe origine da un fatto accaduto alla vista di tutti nel 1638, quando nella casa di un certo Giuseppe Peloso, si vede lacrimare un quadro della Santa Vergine. La casa venne demolita e dalle sue ceneri, per volere del popolo e per carità del conte Giuseppe Branciforti, fu eretta la chiesa attuale avente forma circolare, a tre navate, del diametro della cupola di San Pietro a Roma. Vi si venera Santa Rita la cui festa ricorre nel mese di maggio.


Santa Maria del Gesù

Con annesso convento, si presenta con una sola navata. Eretta nel 1425 e dedicata a Sant'Ippolito, annesso alla chiesa, nel 1573, venne costruito il convento di Santa Maria del Gesù, da cui prese il nome tutto il complesso. La sua erezione a parrocchia avvenne nel 1943.

Figlie di Maria Ausiliatrice

Eretta nel 1965, è stata arricchita nel 1983 in poi da marmi policromi; di forma ellittica, ai due lati un quadro di Don Bosco e di San Domenico Savio ed un quadro di Madre Mazzarello e Laura Vicuna. Sulla cupola della chiesa vi è una statua in marmo di Maria Ausiliatrice. Nel 1961 in un angolo all'esterno della chiesa è stato inaugurato il monumento di Cristo Re.

Santa Maria delle Grazie

Eretta intorno all'XI secolo nelle vicinanze dell'antica Mazzarino, vi si celebra la Santa Messa una volta l'anno, il 2 luglio. Nel 1973 vennero rubati il Crocifisso e un quadro della Madonna di pietra di gesso, risalente quest'ultima alla stessa epoca di erezione della detta chiesa, ove vi erano impressi dei geroglifici greci.