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Riserve naturali

Pantalica
Pantalica è un massiccio montuoso isolato da burroni e profonde vallate segnate, a nord, dal fiume Calcinara e Bottiglieria, a sud dall'Anapo, a nord-ovest dal torrente Sperone. La sua posizione strategica ne fece, sin dal XV secolo a.C., una vera fortezza naturale. L'unico lato non delimitato da valli e precipizi, è quello di Filiporto, a sud-ovest. Essendo un punto debole del massiccio fu fortificato, in età greca, mediante un lungo fossato difensivo. Sulla sua sommità, a 408 metri d'altezza, restano le rovine dell'Anaktoron, il Grande Palazzo del Principe, gloriosa testimonianza del Regno dei Siculi. Ad essi, in più di duemila anni di storia, si avvicendarono Greci e Bizantini, Arabi e Normanni. Altitudine massima: 472 m. Superficie: 80 ha. Perimetro: oltre 5 km. Importanza archeologica: con oltre 5000 celle funerarie, distribuite nelle varie necropoli Nord, Nord-Ovest, Sud, Filiporto e Cavetta, costituisce la più grande Necropoli d'Europa. E' il più grande centro protostorico siciliano, uno dei più antichi esempi di comunità urbana e di architettura funeraria rupestre. Toponimo moderno: la sua origine è controversa. Vi è chi ritiene che risalga al periodo bizantino e chi all'epoca greca. Se si accogliesse tale ultima ipotesi il toponimo sarebbe da ricondurre alle "Pentelite", che, in età greca, indicavano simbolicamente luoghi privi di una funzione urbana. Identificazione storica: in passato si proponeva l'identificazione con l'antica città di Erbesso. Oggi tale ipotesi è definitivamente tramontata e appare più credibile la tesi che riconduce Pantalica al Regno di Hybla.

L'alta Valle dell'Anapo
L'alta valle dell'Anapo è certamente uno dei paesaggi naturali più suggestivi e peculiari della Sicilia, collocata all'interno dell'altopiano ibleo, costituisce la maggiore incisione del suddetto massiccio carbonatico, raccogliendo le acque di un bacino che si estende per 471 kmq., la cui parte alta ricade nella zona più piovosa della regione iblea. La ricchezza di acque, la caratteristica morfologia che crea una pluralità di ambienti diversi per la loro esposizione, per la natura dei terreni, per l'umidità, l'impervietà dei luoghi, hanno consentito la presenza di una ricca e variegata vegetazione che ospita una altrettanto variegata fauna. Tale vegetazione e fauna dal 1997 fu messa al sicuro da futuri pericoli, grazie all'istituzione della Riserva Naturale Orientata.